venerdì 24 settembre 2010

NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS

(di Henry Selick, 1993)

Ancora uno di quei casi (casi che per me ormai sono quasi la regola) di fruizione molto posticipata di datato acquisto. Nella fattispecie parliamo del DVD di Nightmare before Christmas acquistato parecchi anni or sono e visionato soltanto oggi in compagnia della mia bimba la quale, fugando ogni mio timore, non si è per niente impressionata nonostante le cupe atmosfere del film.

Film che proprio film non è trattandosi come noto di una pellicola in stop-motion realizzata usando pupazzi per attori.

Ero straconvinto che la regia fosse di Tim Burton che invece ha messo “solo” l’idea, il soggetto e i soldi lasciando la realizzazione dell’opera all'amico Henry Selick, regista anche del recente Coraline.

Una fiaba gotica che lascia a bocca aperta ancora oggi (è datata 1993 e sono passati già 17 anni) per la splendida realizzazione. L’inventiva e il genio dei due autori coinvolti sono innegabili e a dimostrarlo ci sono i riuscitissimi esperimenti successivi nel campo dell’animazione: La sposa cadavere per Burton e proprio Coraline per Selick.



Il mondo del protagonista Jack Skeletron, re delle zucche e personalità di spicco del regno di Helloween, è cupo fino all'inverosimile. Sembra un mondo privo di colore e anche qui, come succederà in futuro ne La sposa cadavere, si gioca sulla contrapposizione. Tanto è tetro il regno di Jack altrettanto è colorato il mondo del Natale. Jack è l’incaricato e il principale artefice della riuscita della celebrazione di Helloween. Anche quest’anno il successo è assicurato ma Jack è stufo di tutta questa mancanza di “colore”. Affranto vaga per i boschi con il suo cane Zero. I due si perdono e si trovano in un posto mai visto prima dal quale accederanno al mondo del Natale.
Qui Jack si rianima, assapora il calore, la gioia, il colore e l’atmosfera natalizia, tutte cose sconosciute nel regno di Halloween. Si mette in testa di esportare il Natale così come gli americani esportano la democrazia. Però come novello Babbo Natale ha qualche difficoltà e i suoi aiutanti faticheranno un po’ ad appropriarsi dello spirito della festa.
Ne verranno fuori dei guai ai quali si cercherà di porre rimedio con l’aiuto di Sally, segretamente innamorata di Jack.

Inutile ribadire che ogni dettaglio è curato nei minimi particolari.
Quel che a mio parere non funziona è la tenuta della storia. Qui ovviamente si entra nel campo dei gusti personali. Non amo particolarmente i film d’animazione con tante parti cantate e qui ce ne sono davvero troppe. La voce italiana di Jack è affidata a Renato Zero quindi si è caduti bene, Zero è bravo e offre ottime interpretazioni. Alla lunga però la noia prende il sopravvento, la trama è esile trattandosi di una fiaba in fin dei conti e il rischio è che il film piaccia solo ai fan di Burton o del genere gotico. La Pixar e i migliori film Disney sono un’altra cosa.

Ottima confezione ma se la noia fa capolino in un film di un’ora e un quarto qualche sospetto è lecito.

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